Oasi di Ca' Mello - Porto Tolle, Provincia di Rovigo

CjHellectric

Natura selvaggia e tanta pace con molto contro.

Si entra con biglietto ma.. biglietteria chiusa e nessuno in loco… percorso non era curato e a malapena segnalato. Eravamo a piedi, sicuramente il percorso è più idoneo se fatto in bicicletta.
Per quanto riguarda il paesaggio: niente da dire. Bellissimo.

Valeria D. N.

Posto meraviglioso. Abbiamo noleggiato una bici e con Dario, una guida bravissima del posto, abbiamo girato la zona. Vi consiglio vivamente la guida perché vi spiega molti aneddoti e il perché di molte scelte fatte nel luogo. Abbiamo visitato anche un'azienda agricola dove coltivano lavanda e vendono i loro prodotti. Dopo il giro in bici, siamo tornati all'oasi Ca' Mello. Si può pranzare lì o ci si può portare il pranzo a sacco da consumare in un bellissimo prato. Noi non abbiamo trovato zanzare ma consigliamo una protezione solare perché essendoci costantemente un'arietta piacevole ci siamo scottati le braccia senza rendercene conto.
Andateci perché merita veramente.

Francesco B.

Un posto certamente selvaggio.
L'ho visitato per fotografie naturalistiche, purtroppo è visitabile solo la parte esterna dell'oasi vera e propria e nemmeno tutta: se non sì è adeguatamente attrezzati (pantaloni lunghi, stivali e maglie) rovi alti fino a 2 metri, ortiche e altro vi bloccheranno.
Merita certamente una visita, nella speranza che lo rendano nuovamente fruibile, che il capanno sia rispristinato, così come i ponti ed i sentieri interni, che il punto informazioni sia aperto, così come il bar.
Attualmente vi sono solo delle panchine su cui fare pic-nic.
Nella foto della piantina la parte in rosso è quella che costituisce un ostacolo: i sentieri interni attualmente sono inaccessibili.
Speriamo in un futuro prossimo di riqualificazione e sorveglianza.

Jacopo G.

L’Oasi di Ca’ Mello, situata lungo la Sacca degli Scardovari all’interno del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, è la testimonianza di un delta d’altri tempi, quando il vecchio e scomparso Po di Camello, scorreva sull’isola della Donzella e andava a sfociare in laguna.
Oggi è possibile scoprirne i segreti esplorando a piedi o in bicicletta i sentieri, immergendosi nel silenzio per ammirare ed ascoltare i suoni della natura godendo a pieno in rilassanti scenari paesaggistici, vivendo a 360 gradi gli aspetti rurali del territorio del delta.
L’area, gestita da Veneto Agricoltura in sinergia con il Consorzio di Bonifica Delta Po Adige, è anche Centro di Animazione Rurale.

J P.

L'obiettivo della nostra gira era vedere il campo di lavanda, ci siamo risciuti! Ci sarebbe piaciuto fare un giro noleggiando una bici o ricevendo altre indicazioni ma il centro 'informazioni' (dietro la torretra birdwatching) era chiuso, anzi sembrava abbandonato. Il parecchio antistante risultava limitato da un'erba altissima, idem la possibilità di fare un pic nic. Peccato...

Antonio P.

Ai margini della bellissima Sacca di Scardovari c'è questa bella oasi gestita dalla Regione Veneto con presenze di avifauna molto interessanti (gruccioni, airone rosso, ibis etc.) e con ampio spazio esterno anche per picnic.
Purtroppo la struttura sembra molto trascurata e non invitante.
Dietro il fabbricato principale, ai margini di un piccolo specchio d'acqua dove abbiamo avvistato da vicino dei confidenti "cavalieri d'Italia" un cumulo di masserizie sicuramente abbandonate lì da molto tempo...
È un vero peccato. Purtroppo nella manutenzione e gestione dei nostri tesori abbiamo molto da imparare da Austria e Germania...

Nicola '.

Bellissima oasi naturalistica, con parcheggio, area ristoro (bar, ristorante ed area picnic), punto di partenza per biciclettate ed escursioni a piedi nell'isola della Donzella. L'oasi è davvero bella, ricca di fauna, con molti punti di osservazione. Merita una nota il ponte situato dalla parte opposta del parcheggio, esempio a memoria del fenomeno del bradisismo. Da visitare, nelle vicinanze, il fantastico sito di Ca' Vendramin, ora sede del museo della bonifica, autentica chicca per gli appassionati di archeologia industriale. Nei limiti del solo parcheggio ci siamo più volte fermati in camper; ovviamente niente tendalini, tappeti ed accampamenti, come un buon camperista deve SEMPRE ricordare e nel rispetto del sito,

Cristina C.

Bel posto,tranquillo tanto spazio per gruppi di amici e famiglie, anche il gestore del chiosco cortese e disponibile,c è la possibilità di consumare piatti freddi preparati sul posto e anche vegetariani e vegani riescono a consumare pasti degni....È un ritrovo di motociclisti e ciclisti,bellissimo il paesaggio. Consigliatissimo